Thailandia: il sangue che alcune settimane fa era stato usato dalle camicie rosse a Bangkok per scrivere messaggi anti-governativi e disegnare alcune immagini di protesta durante la manifestazione è risultato avere livelli insolitamente elevati di virus infettivi. Dalle analisi di laboratorio, effettuate in ospedale da un team di tecnici, i risultati hanno rilevato nel sangue, oltre un milione di unità per cc di epatite B e 50.000 unità di epatite C. Il livello di HIV era invece di 113 copie / ml.
Secondo invece alcuni leader dell’UDD, i risultati del test insieme all’annuncio dei medici, mira ad umiliare il popolo tailandese e più precisamente il movimento di protesta noto con il nome di Camicie Rosse.
Le autorità sanitarie della Thailandia hanno intanto sollecitato il governo a frenare eventuali focolai di malattie infettive, causati dai possibili schizzi di sangue usati per imbrattare alcuni edifici e palazzi del governo, durante le recenti manifestazioni nella capitale.
I medici hanno ricordato che il virus mortale dell’Hiv muore entro pochi minuti di esposizione alla luce solare, l’infezione però è possibile soprattutto se alcuni manifestanti avevano ferite sui loro corpi e sono venuti a contatto con il sangue infetto.
Infine un altro leader dell’UDD, ha contestato le procedure di prelievo del sangue, dicendo che era impossibile per i medici trovare campioni di sangue perché questo veniva immediatamente lavato dai muri e dalle strade di Bangkok da parte delle autorità competenti.
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