Morire in Thailandia: eutanasia e cure inutili, ecco la nuova legge

Bangkok – Dopo molti anni di dispute la Thailandia ha approvato una legge che permette ai malati terminali di rifiutare le cure mediche negli ospedali. La legge è stata pubblicata in questi giorni e vale anche per gli stranieri. Nella legge non si parla di eutanasia volontaria, ma si tratta per lo più di eutanasia passiva, ovvero la possibilità di sospendere le terapie di sostentamento vitale.

legalizzare eutanasiaPer la precisione, la norma, riguarda i pazienti che attraverso una lettera di intenti o testamento biologico, possono esprimere la volontà, in caso di malattia grave o incidente, di morire senza dover subire cure inutili e penose.

Fino ad oggi, l’intera questione era rimasta aperta. Alcuni stranieri in passato avevano firmato il testamento biologico, ma i medici in Thailandia hanno rifiutato di rispettarlo a causa di problemi legali o religiosi.

Allo stesso modo, altri medici hanno effettuato l’eutanasia nei confronti di pazienti che dovevano affrontare dolori terribili, con il rischio per quest’ultimi di essere perseguibili penalmente.

La nuova legge è un passo in avanti per la Thailandia; aiuta da una parte a rispettare il volere del paziente e dall’altra tutela l’operato del personale medico che in passato, da un punto di vista giuridico, poteva essere denunciato.

La questione dell’eutanasia è diventata una delle questioni più importanti del futuro, perchè la scienza medica si è evoluta e può aiutare una persona a sopravvivere anche in caso di gravi malattie. Non sarà un granchè di vita, ma sarà possibile trascinarsi, agonizzare in ospedale: la persona non sarà in grado di muoversi, di parlare o di amare, ma può stare lì a vegetare. Date un’occhiata agli ospedali: molte persone anziane e seriamente ammalate sono pronte a morire, vogliono morire, ma non è loro permesso.

Se quella persona vuole morire, ancora oggi all’interno di molte società, che si definiscono civili, ci sono persone che diranno: “E’ illegale non puoi suicidarti, non ti è permesso morire, dovrai vivere”!!!

In alcuni paesi c’è chi ha dato una “mancia” al dottore perchè stacchi la bombola dell’ossigeno o perchè non dia più medicine. Il suicidio medicalmente assistito è legale in Oregon, mentre il testamento biologico e l’eutanasia passiva hanno valore legale in moltissimi paesi, tra questi la Francia, l’Olanda, il Canada, la Danimarca, l’Australia e ancora Belgio, Inghilterra, Usa e Singapore.

L’Italia è invece un paese conservatore e prima che venga approvata una legge di tale portata ci vorranno ancora dei secoli. Nel Bel Paese l’eutanasia è equiparata all’omicidio e, a detta di molti decide lo Stato della Città del Vaticano se un uomo ha il diritto di morire, mentre il governo italiano rimane silenziosamente a guardare…

Per chi desiderasse approfondire questo spinoso argomento, segnaliamo il libro scritto da Umberto Veronesi, edito dalla Mondadori: Il diritto di morire. La libertà del laico di fronte alla sofferenza.

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