In Tv mistero dei turisti morti in Thailandia: Parlano i sopravvissuti

Il mistero attorno alla morte di Sarah Carter in vacanza in Thailandia sbarca in Tv. Nel programma televisivo neozelandese, intitolato “TV show 60 minuti”, si torna a parlare delle misteriose morti che hanno avvolto la città thailandese di Chiang Mai.

Foto Sarah Carter con amiche vacanza in Thailandia
Sarah Carter con le compagne di viaggio in Thailandia

Come già riportato in due precedenti articoli, a Chiang Mai, sei turisti e una guida thailandese sono morti pochi mesi fa in preda a terribili spasmi e in circostanze ancora tutte da chiarire. Oggi, secondo le indagini svolte da un intraprendente giornalista della Tv neozelandese, si viene a conoscenza che la causa dei decessi sarebbe da attribuire a una sostanza chimica potenzialmente letale nota come pyrophus.

Sino ad oggi le autorità avevano sempre liquidato la vicenda come se le morti fossero una semplice “coincidenza”. Si tratta, in effetti, di un incidente assolutamente deplorevole, una storia scomoda per un paese, dove il turismo contribuisce al 7% del Pil.

Le indagine del giornalista, hanno rivelato una prova scioccante che collega le morti avvenute tra gennaio e marzo.

Secondo il cronista, tutti i decessi sarebbero avvenuti a causa di una miscela altamente tossica contenente un insetticida utilizzato, in questo caso,  per eliminare le cimici dei materassi dell’hotel Downtown Inn, dove le vittime avevano trascorso la loro breve vacanza.

Il sospetto che alcuni hotel Thailandesi possano aver usato prodotti chimici pericolosi, era già stato sollevato due anni fa,(maggio 2009), quando l’americana Jill St. Onge, descritta come l’immagine della salute, e la norvegese Julie Bergheim, in vacanza a Phi Phi island sono improvvisamente morte, dopo aver trascorso una notte in un Bungalow. Anche queste due turiste riportarono gli stessi sintomi delle vittime di Chiang Mai.

Sotto la pressione della stampa internazionale la polizia tailandese è tornata a indagare sulle misteriosi morti che hanno interessato questa tranquilla città della Thailandia. In questi giorni le autorità locali hanno fatto irruzione nella sede della ditta che ha provveduto alla disinfestazione dell’albergo, ammettendo che gli addetti ai lavori potrebbero avere commesso qualche errore.

Intanto, i parenti delle vittime continuano a chiedere giustizia, e il padre di Sarah Carter ha sviluppato un sito web Thailandtraveltragedies.com, per raccogliere testimonianze utili a ricostruire quanto è successo in quel di Chiang Mai.

Il racconto di Amanda & Emma sopravvissute alla tragedia delle misteriose morti a Chiang Mai

Siamo arrivate ​​a Bangkok il 25 gennaio 2011 e abbiamo trascorso le nostre prime tre notti a Koh Samet. Poi, abbiamo preso  un volo per Koh Samui, dove abbiamo trascorso due giorni. Quindi il viaggio in traghetto e autobus per Krabi, dove siamo rimaste per tre notti. Il 2 febbraio ci siamo imbarcate su un volo da Phuket con destinazione Chiang Mai.

– Siamo arrivate ​​a Chiang Mai attorno alle 5:00 e abbiamo preso un taxi che ci ha portato dritte al Downtown Inn. La hall ha reso una buona impressione, un albergo pulito e confortevole. Abbiamo trascorso una serata al bazar notturno, e al rientro abbiamo dato uno sguardo alla piscina, testando la temperatura dell’acqua con i piedi.

– Al bazar notturno, abbiamo mangiato in un “food court” al coperto. Amanda ha mangiato un kebab al pollo, ed Emma e Sarah hanno mangiato carne di maiale al curry rosso. Sia Amanda che Sarah hanno bevuto un frullato di frutti della passione. Più tardi in albergo, abbiamo bevuto dell’acqua imbottigliata.

– Il 3 febbraio 2011 ci siamo svegliate presto, e nel giro di mezz’ora ci siamo sentite male. A metà mattina abbiamo chiamato un medico e dopo di che ci siamo sentite meglio. Nel pomeriggio consumato un po’di cibo fornito dall’hotel. Verso sera i nostri disturbi erano peggiorati, e siamo stati così ricoverati in ospedale intorno alla mezzanotte.

Il gestore dell’hotel è stato molto attento quando ha scoperto che eravamo ammalate, e ci ha fatto visita in ospedale.

Durante una delle sue ultime visite in ospedale, il gestore ci ha detto che Sarah Carter Katherine, era morta.

Abbiamo fornito tutte le informazioni necessarie all’inchiesta, e speriamo di trovare presto delle risposte.

– Vorremmo inoltre ringraziare il pubblico della Nuova Zelanda per i numerosi messaggi di sostegno. I nostri pensieri sono sempre con la famiglia Carter, e con le altre famiglie colpite dai recenti eventi.

Speriamo che si riesca una volta per tutte a far luce sulle reali cause delle morti  in modo che nessun altro turista perda la vita. Si potrà  così continuare a godere della splendida città di Chiang Mai,  senza doversi più preoccupare.

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