Agenti della polizia di Pattaya, hanno fatto irruzione in un negozio di abbigliamento intimo per donna, dove venivano venduti sottobanco, alla comunità di espatriati stranieri in Thailandia e ad alcune lady bar una moltitudine di oggetti erotici. Vibratori, vagine e falli; tutti articoli da sexy shop la cui libera vendita è vietata dalla legge thailandese.
Anche in una cittadina come Pattaya, dove la prostituzione prospera e il mercato del turismo sessuale è fiorente, questi “giocattoli del sesso” sono considerati prodotti osceni. Ancora una volta, in questa vicenda, a farne le spese è uno straniero, un cittadino britannico di 61 anni. Il commerciante avrebbe confessato alla polizia che gli oggetti erotici e gli articoli sexy venivano realizzati nella sua fabbrica situata a Naklua e successivamente venduti attraverso internet.
La fabbrica di sexy toys si trovava in un edificio di tre piani, dove venivano assemblati e confezionati falli artificiali, fruste e abiti sadomaso, articoli di difficile reperibilità in Thailandia. Nel corso dell’operazione di polizia sono stati arrestati, oltre al titolare del fiorente business, ben otto suoi dipendenti.
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