BANGKOK – Il Dipartimento per il controllo delle malattie in Thailandia è in allerta per prevenire una eventuale epidemia batterica E. coli, che per il momento ha colpito la Germania, con 17 vittime e un decesso in Svezia.
Sottoliniamo che in Thailandia non sono stati riscontrati casi di cetriolo infettati dal batterio escherichia coli e ogni forma di psicosi è assolutamente ingiustificata. Inoltre Pathom Taenkam, presidente della associazione frutta e verdura thai, ha voluto precisare che il Paese non importa cetrioli dall’Europa.
Al momento la situazione nel mondo riguarda almeno mille contagiati in Germania, 600 in altri Paesi. Tutto quanto sta accadendo fa pensare che il contagio da batterio killer si stia diffondendo nel resto del mondo, anche se i cetrioli spagnoli sono stati ‘scagionati’ definitivamente.
Il Dr. Akrasewi, direttore del Centro Nazionale di Epidemiologia ha fatto sapere che la Thailandia è in allerta per lo screening dei pazienti provenienti da oltreoceano. Se la situazione in Europa dovesse aggravarsi non è da escludere che presso l’aereoporto internazionale Suvarnabhumi di Bangkok sarà istituito un punto di monitoraggio per i viaggiatori provenienti dalle zone interessate dall’ epidemia.
Per il momento ai cittadini tailandesi sono state consigliate alcune norme di igene, come ad esempio: mangiare cibi ben cotti, utilizzare cucchiai e lavarsi le mani prima dei pasti e dopo essere andati in bagno.
Quali sono i sintomi dell’infezione?
I sintomi dell’infezione batterica da escherichia coli spesso includono crampi allo stomaco, diarrea ematica, nausea e vomito. In genere non si presenta febbre, anche se può verificarsi in alcuni casi. I sintomi durano circa una settimana.
Come prevenire infezione batterica?
Evitare soprattutto carne cruda o poco cotta, latte non pastorizzato, verdure annaffiate con acqua contaminata da escrementi animali.
Le cure
Al momento non esiste una cura specifica, la terapia antibiotica non è efficace: meglio ricorrere a terapie di supporto come la reidratazione forzata, la somministrazione di fermenti lattici con vitamine e la dialisi nei casi più gravi per limitare il danno renale.
Infine ricordiamo che in Italia non si sono ancora riscontrati casi di contagio di Escherichia Coli, e per fugare ogni rischio basta attenersi ad alcune elementari regole di igiene: lavare bene i cetrioli o le altre verdure e lavarsi spesso le mani.
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