L’esplosione di un’auto-bomba a Yala, nel sud della Thailandia, ha ferito domenica mattina 18 persone, tra cui quattro soldati. Gli investigatori hanno riferito che l’esplosione ha causato un incendio di vaste proporzioni distruggendo circa una dozzina di case e negozi.
L’esplosione è avvenuta in una regione che in questi ultimi mesi si trova al centro di una preoccupante escalation di attentati da parte di gruppi ribelli. Soltanto il mese scorso nove civili sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti in un attentato nella provincia di Yala.
Il governo tailandese il 18 gennaio ha esteso lo stato di emergenza nel sud del paese per altri tre mesi, mentre una forza di sicurezza di circa 60.000 soldati è impegnata nel contrastare i gruppi ribelli.
Il conflitto raggiunse il culmine nel 2004, dopo che l’ex primo ministro Thaksin Shinawatra promise di sradicare i responsabili dei ripetuti attentati dinamitardi nella provincia meridionale della Thailandia.
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